mercoledì 28 dicembre 2016

Lettera al Giallo Napoli - Step 25

Caro Giallo Napoli,

E' arrivato il momento. Come ogni viaggio, anche questo è giunto al termine.


Sono passati mesi ormai dal nostro primo incontro, dalla nostra presentazione (Step 01), e lo ammetto, prima di questo viaggio non ti avevo mai neanche sentito nominare. Non conoscevo la tua storia, i tuoi nomi (Step 02), e neanche la tua "carta d'identità" (Step 03). Ti confondevo con gli altri colori, eri solo un giallo come gli altri, una sfumatura.

Poi, piano piano, ti ho conosciuto e ho capito che eri presente nelle cose che mi circondano: nel cinema (Step 07), nella musica (Step 05) e persino nella mitologia classica (Step 04) e in quella popolare (Step 08).

Il passo successivo è stato conoscerti veramente, e questo per uno studente di Ingegneria voleva dire studiare scientificamente le tue onde e il tuo spettro elettromagnetico (Step 06) e, ovviamente, chimicamente (Step 14) come eri fatto.

Mi sono accorto che potevo "giocare" con te, associarti un brand (Step 10) come l'Ikea, cucinare con te (Step 12) e anche leggerti i fumetti (Step 13). E poi abbiamo toccato sempre più ambiti: la  pubblicità (Step 15), soprattutto quella "antica" degli anni della Vespa e della Olivetti; il design (Step 16) dove Mirko Kirsh ti ha usato per la sua opera più famosa e persino documenti (Step 11) e brevetti (Step 17) dove scienziati e vecchi pittori hanno cercato di descriverti. Ti ho anche fatto un abbecedario (Step 09).

E allora qualcosa è definitivamente scattato, con lo Step 19, la tua vera Essenza. Hai scritto cose meravigliose, hai fatto un ottimo riassunto di te.
Da lì sapevo che mancavano pochi steps e mi è iniziata a venire un po' di nostalgia, ma coi post successivi ho capito che non ero stato solo io ad averti conosciuto.
Ci sono stati gli stilisti di Kiton che ti hanno usato nella loro collezione (Step 20); c'è stato Klimt che ti ha scelto per dare un bacio (Step 18); c'è stato Andrea Pozzo, a cui devi il tuo nome (Step 21). E poi Jacob Prandtauer che ti ha fatto protagonista della sua Abbazia di Melk (Step 22), ci sono stati persino i cacciatori Senegalesi che ti hanno reso parte delle loro usanze (Step 23)

E poi ci sono stato io che ho scritto questo blog e che ho provato a raccogliere le parole e le sensazioni che associo quando guardo il tuo colore (Step 24), e adesso che questo viaggio è volto al termine e questo blog posta il suo ultimo post voglio ringraziarti, per avermi permesso di conoscerti e per aver imparato, attraverso di te, moltissime cose interessanti.

Arrivederci,

Gus


Cloud - Step 24


martedì 27 dicembre 2016

Wild - Step 23

Ragazzi, è il momento di trovare il lato selvaggio del nostro colore.
Si sa che il colore è usato nelle culture tribali per molti motivi; per guerreggiare, per mimetizzarsi, per ornare, ma soprattutto si usa il colore per rappresentare le cose, i fenomeni, gli stati d'animo.
Volevo portare alla vostra attenzione un rituale curioso chiamato Faux Lion che affrontavano originariamente in Senegal i cacciatori che sopravvivevano agli attacchi dei leoni e in cui il colore. soprattutto il giallo, ha un ruolo fondamentale.

Tipica pittura durante cerimonia "Faux Lion"

Opere Architettoniche - Step 22

Buone feste ragazzi!
Il post di oggi è dedicato all'architettura e, nonostante siano presenti molte opere, soprattutto barocche, ho scelto di portare come esempio l'Abbazia di Melk, edificata nel 1089 dall'architetto Jacob Prandtauer.

Vista dell'Abbazia di Melk

L'abbazia è una delle opere caratteristiche dello stile Barocco ed è conosciuta in quanto è una delle ambientazioni del romanzo di Umberto Eco, Il Nome della Rosa.

lunedì 19 dicembre 2016

Il padre del Giallo di Napoli - Step 21

È arrivato il momento di parlare dei personaggi che hanno contribuito di più a dare importanza e notorietà al Giallo di Napoli e il personaggio che si può definire come "padre" del Giallo di Napoli (vedere Post) è l'architetto e pittore Andrea Pozzo autore dei magnifici affreschi della Chiesa di Sant'Ignazio di Roma.

Andrea Pozzo, Autoritratto


Chiesa di Sant'Ignazio, Affreschi

Per conoscere meglio la sua vita e le sue opere

martedì 6 dicembre 2016

Il giallo di Napoli nella moda - Step 20

Buongiorno ragazzi
Il tema del post di oggi è la moda e vorrei portare alla vostra attenzione un capo (Polo Kiton collezione primavera/estate 2016) che secondo me rappresenta bene il mio colore.

Polo Kiton, primavera/estate 2016
Ho scelto questa polo come abito e non un abito da sfilata per due motivi principalmente.
Il primo perché questo colore ha caratterizzato l'ultima stagione estiva della moda (primavera/estate 2016) e quindi è ancora vivo nei nostri ricordi e in secondo luogo perché la casa che ha prodotto questo capo è la napoletanissima Kiton.

mercoledì 30 novembre 2016

Cosa c'è sotto il Giallo di Napoli? - Step19

"Chi sono io? Sicuri di volerlo sapere? La storia della mia vita non è adatta ai deboli di cuore" cit.
Fossi un supereroe questa sarebbe la mia introduzione.

Mi presento, sono il Giallo di Napoli, ma gli amici stranieri mi possono chiamare col nome che preferiscono, basta scegliere (Step 02).

Sono solo un colore come tanti, penserete voi, e in effetti è così. Non ho nulla di più e nulla di meno dei miei colleghi. Mi identificano con un codice, come tutti gli altri, ho una lunghezza d'onda, come tutti gli altri, sono presente in dipinti, documenti, brevetti. Come tutti gli altri.


Perciò perché conoscermi? Cosa ho di interessante, di particolare?


Beh dai, qualche motivo ce l'avete.

Innanzi tutto sono un colore molto solare, se avete disagio psicofisico, apatia e depressione sono il vostro colore, basta guardarmi vedrete che starete meglio.

Sono ottimo da usare se siete degli artisti, parola di Gustav Klimt.

Volete un colore caldo e delicato?

C'è da schiarire un colore ma il mio collega sig.Bianco vi rende il risultato troppo acceso e innaturale?

Siete Napoletani e volete guardare il colore che prende il nome della vostra città?

Siete patiti della chimica e volete conoscere uno dei primi colori ottenuti da pigmenti sintetici?

Sono il Giallo di Napoli guagliò, un colore come tutti, ma diverso da tutti gli altri, molti mi hanno lavorato, molti mi hanno usato, studiato,creato... tutti loro mi hanno guardato.

lunedì 21 novembre 2016

L'arte del colore - Step 18

Buonasera ragazzi, è arrivato il momento di parlare un po' di arte intesa nella sua forma più classica.

Il giallo di Napoli come colore è stato da sempre uno dei più usati nella pittura per via della sua morbidezza e come tinta per schiarire gli altri colori, perciò ci sono molti dipinti in cui questo colore la fa da padrone.

Ho scelto questo dipinto per vari motivi. Per gusto personale, in quanto questo è stato da sempre uno dei miei quadri preferiti, per un mio essere inguaribilmente romantico e infine, ma non meno importante, perchè io e l'artista condividiamo lo stesso nome.


Questo è un particolare de "Il Bacio", di Gustav Klimt, 1907/8, Österreichische Galerie Belvedere di Vienna, e consiglio a chiunque non lo conosca (ma anche a chi lo consce già) di fare un salto a questo indirizzo http://www.didatticarte.it/Blog/?p=3410 per poterlo ammirare nella sua completezza e anche per imparare qualcosa di più sulla sua realizzazione.


Colori e Brevetti - Step 17

Buongiorno ragazzi,

In questo blog abbiamo già parato di codici e di documenti, manca solo un brevetto che riconosca il Giallo di Napoli.
Voglio invitarvi a consultare questo che mette a confronto il nostro colore con un nuovo colore giallo creato artificialmente usando Piombo, Antimonio e Stagno... Buona lettura!!

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1296207407001045

domenica 20 novembre 2016

Time for Design - Step 16

E' tempo di Design!

Oggi voglio mostrarvi un oggetto di design che mi ha particolarmente colpito, ovviamente di colore giallo.
Questa è una lampada di origami disegnata nel 2013 dallo stilista Mirco Kirsh a cui ha dato il nome di Origami Falte Lampe.



Maggiori informazioni sono consultabili presso il sito http://www.design-news.it/DESIGN/?d=Lampada_origami&n=367 dove è anche possibile vedere tutti i vari step del montaggio.

E' il momento della Pubblicità - Step 15

Tu tu tu pubblicità...

Il tema di quest'oggi riguarda i poster e la pubblicità visti alla luce del colore.

Cercando sul web e con l'aiuto di nonni e parenti vari sono riuscito a trovare qualche manifesto pubblicitario risalente ai primi anni del dopoguerra e in cui è presente il Giallo di Napoli con le sue sfumature.

Come esempi ho scelto queste tre pubblicità: Vespa Piaggio, Alassio (disegnata da Filippo Romoli) e Macchine da scrivere Olivetti

Mettetevi comodi e tuffatevi in una giovane Italia dei primi decenni del Novecento.


Vespa Piaggio,
anni '50
Filippo Romoli,
Pubblicità turistica Alassio,
anni '20
Teodoro Wolf-Ferrari,
Macchine da scrivere Olivetti,
1912
Per chi volesse vedere altre pubblicità d'epoca http://www.adupcomunicazione.com/slider/1684/

sabato 19 novembre 2016

La chimica del Giallo di Napoli - Step 14

E' arrivato il momento di parlare della chimica del Giallo di Napoli

Il Giallo di Napoli è stato uno dei pigmenti più antichi ad essere stato ottenuto in maniera artificiale e risale intorno al 1620.


Il pigmento del Giallo di Napoli si ottiene partendo da due elementi fondamentali, il Piombo (Pb) e l'Antimonio (Sb) ottenendo una formula finale che varia tra  (Pb3(SbO4) e Pb(SbO3).


Per informazioni più specifiche e per scoprire tutto il procedimento di formazione del pigmento vi invito ad andare su http://enluminure-peinture.fr/techniques/lart-des-couleurs/category/113-les-jaunes-artificiels

mercoledì 16 novembre 2016

Comix!! - Step 13

Salve gente!
Il tema di questo post è il colore nel fumetto e ho deciso di mettere una pagina abbastanza divertente. Nella pagina si vede uno dei primi incontri tra Lanterna Verde e Batman che, sapendo che i poteri del primo sono praticamente illimitati ma non funzionano sugli oggetti di colore giallo, dipinge insieme a Robin tutto il luogo dell'incontro di quel colore.




Il Giallo di Napoli in Cucina - Step 12

Buonasera lettori,
Il tema di oggi è la cucina e voglio proporvi un piatto di mia creazione che trae influenza dal nostro colore e utilizza alimenti tipici della cucina Partenopea.
Gli ingredienti che ci servono sono:


Per prima cosa mettere a bollire l'acqua col sale grosso per cuocere le Reginette dosando la pasta a seconda del numero dei commensali; una volta che l'acqua comincia a bollire, si butti la pasta fino a raggiungere una cottura al dente.



Durante la cottura della pasta  preparare il sugo mettendo in una padella i pistilli di zafferano stemperati in un dito d'acqua calda, i pomodorini di San Marzano tagliati a dadini e la mozzarella di bufala fatta a straccetti. Saltare per pochi minuti in padella finché il sugo non raggiunge una consistenza omogenea.



Unire la pasta con il sugo a fine cottura e servire con due foglie di basilico.



mercoledì 2 novembre 2016

Documentiamo il Giallo di Napoli - Step 11

Buonasera ragazzi, in questo post volevo esporvi di documento riguardante il Giallo di Napoli per cercare di insegnarvi (dal latino doceo da cui deriva la parola "documento") qualcosa in più su questo colore.

Come già accennato nello Step 01 una prima citazione del Giallo di Napoli in un documento è data dal pittore Andrea Pozzo che lo definì così scrivendo:
"Giallolino di Fornace, chiamasi in Roma giallolino di Napoli " A.Pozzo, Prospettiva de' Pittori e Architetti, Parte Seconda, Roma, Stamperia di Antonio de' Rolfi, 1737, indice.

Il colore nel brand - Step 10

Salve ragazzi, oggi parleremo dell'uso nel colore nella scelta del brand e come sempre ci focalizzeremo sul Giallo di Napoli.

L'utilizzo o meno di un determinato colore è oggetto di molti studi dai designer di brand e soprattutto nelle grandi aziende è un tema che viene approfondito nei minimi particolari cercando di associare al prodotto, tramite il colore, le "sensazioni" che possono spingere il consumatore all'acquisto di quel determinato marchio. Ad esempio gli studi hanno dimostrato che il rosso è legato al sangue e quindi ad un idea di passione, gioventù e eccitazione, quindi è normale che aziende come Coca-Cola, Avis e You Tube lo abbiano adottato come colore simbolo.

                          


Il Giallo è legato invece all'idea di Ottimismo, Chiarezza e Calore e ha la particolarità di essere uno dei colori che saltano prima all'occhio dei potenziali consumatori. Infatti viene utilizzato da aziende che vogliono far trasparire chiarezza e vogliono far capire di essere degne della fiducia dei consumatori, non a caso viene utilizzato tra gli altri da Mc Donald's, Ups e Dhl; senza dimenticare il giallo tipico dello stemma della Ferrari.


Infine per quanto riguarda il colore Giallo di Napoli, un marchio che sia avvicina molto secondo il codice hex (vedere step 03) è il logo della ditta Ikea (hex:ffcc00) azienda multinazionale con sede in Svezia che dal 1943 è diventata una delle aziende leader nel settore dei mobili e ha aperto negozi in 42 Paesi.



Abbecedario- Step 09

Buonasera lettori, come ogni raccolta scritta che si rispetti, è giunto il momento che anche questo blog abbia una specie di "indice analitico", che in questo caso sarà fatto sotto forma di abbecedario. Questo abbecedario verrà aggiornato man mano che avanzerò  in questo percorso, quindi... rimanete aggiornati!!



A come Antimonio. Elemento fondamentale per la sintesi chimica del Giallo di Napoli

B come Blu tenue #5e7efa. Colore complementare del Giallo di Napoli

C come Corbucci Sergio. Regista del film Giallo Napoletano.

D come De Laurentis. Presidente del Napoli SSC che per motivi scaramantici prediligeva che la sua squadra indossasse la maglia gialla.

E come Egizio. Giallo egizio è uno dei sinonimi di Giallo di Napoli

F come Filippo Romoli: autore dei manifesti pubblicitari storici di Alassio che presentano grandi quantità di Giallo di Napoli.

G come Giallo di Napoli

H come Huanglong: Dragone Giallo presente nella mitologia cinese.

I come "Il Bacio": Opera più importante di Gustav Klimt il cui mosaico dà riflessi color Giallo Napoli.

L come Lemon Twist. Colore nella scala delle vernici Sherin-Williams che più si avvicina al Giallo di Napoli (97% di corrispondenza)

M come Melk. Città Austriaca in cui Jakob Prandtauer edificò l'omonima abbazia dalle pareti color Giallo di Napoli.

N come Napoli. Città da cui la tinta prende il nome.

O come O sole mio. Canzone simbolo della Napoletanità.

P come Pozzo Andrea. Pittore che per primo usò il termine Giallo di Napoli in un documento scritto come sinonimo del colore Giallorino

Q come Quasi arancione: colore al quale il Giallo di Napoli può ricordare.

R come Reale. Il Giallo Reale, in inglese Royal Yellow, codifica la stessa tinta del Giallo di Napoli ed è uno dei sinonimi del colore più usati nel mondo anglosassone.

S come Schiarire. Uno dei metodi per schiarire i colori nella pittura consiste nel mischiare le tinte col Giallo di Napoli in quanto si ottiene un risultato più "naturale" rispetto a quello ottenuto schiarendo i colori col bianco.

T come Totò. L'Attore con la A maiuscola della tradizione napoletana, protagonista del primo film a colori girato in Italia.

U come Ups: Ditta col simbolo color Giallo Napoli.

V come Vespa: Casa di motocicli che utilizzò spesso il Giallo Napoli nelle sue pubblicità.

Y come Yellow Power: Terza maglia SSC Napoli stagione 2013-2014 di colore Giallo Napoli.

Z come Zafferano. Spezia che si può usare nella cucina come condimento o per dare colorazione.

mercoledì 26 ottobre 2016

Il colore nella tradizione popolare - Step 08

Buongiorno Lettori!

Oggi parliamo dell'influenza del colore nella tradizione popolare ponendo il focus sui detti popolari e sulla tradizione scaramantica.

L'importanza che ha assunto il detto nella storia dell'uomo deriva dal fatto che prima dell'epoca scientifica, la conoscenza e l'esperienza veniva tramandata in modo semplificato, per far comprendere il messaggio a più persone, e per far ciò si faceva largo uso di proverbi e detti.

La maggior parte dei proverbi parla di come si devono affrontare particolari situazioni pratiche e quindi l'uso del colore è abbastanza limitato.
Alcuni proverbi "cromatici" ci sono pervenuti dalle varie tradizioni italiane.
Quelli che riguardano il colore giallo sono i seguenti:


Estratto da Proverbi Toscani di Giuseppe Giusti


Il bianco e il rosso va e viene, ma il giallo si mantien;anzi il giallo è un color forte che dura anche dopo morte

Il significato di questo proverbio è quello che spesso si giudicavano le persone di colorito giallo come meno affascinanti di quelle dal colorito bianco o rosso, ma con questo proverbio in modo ironico si rivendica la bellezza di questo colorito.

Un altro proverbio, sempre di origine toscana, recita:
Tutto il rosso non è buono, tutto il giallo non è cattivo
che si può spiegare in poche parole dicendo che non ci si deve fermare all'apparenza e non si deve fare "di tutte l'erbe un fascio", per citare un altro detto.




Per quanto riguarda la scaramanzia il colore è più usato rispetto che nei proverbi.
La patria italiana della scaramanzia, non me ne vogliano i suoi abitanti, è proprio Napoli, e il Giallo, che mai come in questo caso è identificabile con il Giallo di Napoli.
I colori della  scaramanzia per antonomasia sono il viola, il nero e il rosso.

Il "potere" scaramantico del Viola si dice che derivi dal periodo medievale in cui gli attori teatrali erano obbligati a cessare l'attività durante la Quaresima, andando incontro a pesanti difficoltà economiche, per motivi religiosi su decisioni dei vescovi (da qui il viola). Per questo motivo è caldamente sconsigliato a chiunque di indossare abiti o accessori color viola durante le prime teatrali.

Il colore Nero invece è legato al lutto e alla morte, ma soprattutto ai gatti. Questa superstizione nasce dalla leggenda che all'epoca dei pirati, per scacciare i topi dalle navi, i bucanieri portassero a bordo delle loro navi dei gatti neri, poco visibili dai topi di notte. Al momento dell'attracco su terra i gatti scendevano dalle navi e si dirigevano a cercare cibo nelle città portando insieme a loro la notizia di un imminente arrivo dei pirati.

Infine il colore Rosso è quello forse più legato alla tradizione scaramantica, soprattutto a quella Napoletana in quanto legata ai cornetti di peperoncino e al colore della biancheria intima che si deve indossare a capodanno.

E il Giallo??
Il giallo non è legato a una particolare tradizione scaramantica, ma, recentemente, è successo un fatto particolare che riguarda uno degli argomenti più importanti della vita partenopea: il calcio.
Infatti durante la stagione 2013-2014 la squadra di calcio del Napoli, su precisa disposizione del presidente Aurelio De Laurentis, fu chiesto alla Lega Italiana di poter disputare alcune partite non con la seconda maglia, maglia designata per quegli incontri, bensì con la terza, di colore giallo, con la quale quell'anno il Napoli aveva ottenuto la maggior parte dei suoi successi in trasferta.

"Yellow Power",
terza maglia SSC Napoli,
stagione 2013-2014

lunedì 24 ottobre 2016

Il colore nel cinema - Step 07

Salve ragazzi,
Col post di oggi tratteremo il tema del colore questa volta calato nel mondo del cinema.



Qualche cenno storico per iniziare.
Il cinema nasce ufficialmente nel 1891 quando l'inventore americano Thomas Edison presentò il suo primo film a cui fecero eco i lavori dei fratelli Lumiere.
In Italia il primo film a colori risale al 1952 e non poteva non essere un film del grandissimo Totò, appunto Totò a colori, mentre negli Stati Uniti il modello Technicolor permise di realizzare le prime pellicole a colori dalla fine degli anni Dieci e che raggiunse la piena consacrazione nella sua versione "Technicolor process 4" grazie allo strepitoso successo del film di animazione Biancaneve e i sette nani (1937)



Proprio nei film di animazione il colore assume il ruolo centrale tanto che numerosi grafici hanno evidenziato come i film di animazione si possano sintetizzare in palette di cui un esempio è dato dalla sintesi dei film Disney ad opera del grafico Hyo Take Kim (http://www.ilpost.it/2015/04/02/disney-palette-colori/). 
Kim assegna ad ogni film in cui è possibile trovare il Giallo di Napoli con le sue sfumature nei film Il Re Leone, Biancaneve e i sette nani, Aladdin e Pocahontas, mentre nei film "recitati" è possibile trovarlo nei titoli The Royal Tenenbaums, Midnight in Paris e 500 days of summer.



Infine un chiaro riferimento al Giallo di Napoli è dato dal film italiano Giallo Napoletano del 1979, interpretato tra gli altri da Marcello Mastroianni e Ornella Muti che dipinge un ritratto nero e grottesco di Napoli capovolgendone i simboli positivi alla luce della crisi politico-sociale italiana di quegli anni.



La scienza del colore - Step 06

Salve ragazzi, con questo post voglio analizzare la scienza del colore.

La luce visibile è l’insieme di una vasta gamma di radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d'onda compresa tra 380 nm e 760 nm.

A ogni valore di lunghezza d'onda corrisponde un raggio monocromatico che (per i valori compresi negli estremi indicati) ha la capacità, colpendo la retina dell’occhio, di trasmettere la sensazione al cervello sotto forma di uno stimolo definito colore. Il colore è così la sensazione rilevata dal sistema occhio-cervello in presenza di una delle suddette radiazioni.



L'individuazione di un raggio monocromatico avviene sovente tramite la sua frequenza caratteristica che, nel caso del giallo, si aggira intorno ai 508-526 THz che corrispondono in lunghezza d'onda a 570-590 nm e da ciò, facendo riferimento all'equazione di Plank (Energia = frequenza  d'onda  * costante di Plank) si deduce che il giallo è meno energetico di viola, blu e verde, ma più energetico di arancione e rosso. Nella figura sottostante è possibile osservare lo spettro Raman del Giallo di Napoli.



Dall'analisi dello spettro si definisce anche la teoria dei colori Complementari.
Infatti, se si sottraggono una o più lunghezze d’onda dalla luce bianca, il fascio luminoso risultante diventa colorato.
Più precisamente, il colore è tale che, rimescolato con quello sottratto, riforma la luce bianca di partenza.
 I due colori che, unendosi, danno luce bianca, si dicono complementari.



Il colore complementare del Giallo di Napoli ha codice hex #5e7efa ed è un Blu Tenue corrispondente alla terna RGB (37,49,98)

giovedì 20 ottobre 2016

Il colore nella musica - Step 05

Il colore giallo nella storia della musica, italiana e straniera, è stato soventemente usato per esprimere emozioni di gioia, di solarità spesso legate proprio al sole o alla luce.

Un esempio di canzone che associa il giallo all'emozione dell'allegria è data da  Gianni Pettenati che, cavalcando l'onda di entusiamo degli anni '60, cantava la sua  Bandiera Gialla (https://youtu.be/aMFzlJiJtyU) che riscosse da subito largo successo tra i giovani di quella generazione

Sì, questa sera è festa grande,
noi scendiamo in pista subito
e se vuoi divertirti vieni qua,
ti terremo fra di noi e ballerai.

Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.

Sai, quelli che non ci voglion bene
è perché non si ricordano
di esser stati ragazzi giovani
e di aver avuto già la nostra età.

Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.

Siamo noi,
siamo noi, bandiera gialla.
Vieni qui che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.

Anche all'estero i riferimenti al colore giallo non mancano, di cui forse il più famoso è dato dalla canzone Yellow Submarine (https://youtu.be/krIus0i9xn8) dei Beatles.

Più recente è invece Yellow (https://youtu.be/yKNxeF4KMsY) dei Coldplay, scritta nel 2009 e uno dei primi singoli della band che associa a questo colore non una canzone euforica, bensì una canzone
dolce amara dal testo un po' malinconico riportato tradotto qui sotto.

Guarda le stelle
guarda come brillano per te
e per tutto ciò che fai,
sì, erano tutte gialle
Sono arrivato
e ho scritto una canzone per te
e per tutto ciò che fai,
e si chiamava "giallo"
e così ho colto la mia occasione
oh, le cose che ho fatto..
ed era tutto giallo

La tua pelle
oh sì, la tua pelle e le tue ossa
si sono trasformate in qualcosa di bellissimo
e lo sai,
lo sai che ti amo tanto
lo sai che ti amo tanto

Ho attraversato a nuoto
Ho scavalcato per te
oh, tutte le cose che fai..
perché eri tutta gialla
Ho tracciato una linea
ho tracciato una linea per te
oh, che cosa stupida da fare
ed era tutta gialla

La tua pelle
oh sì, la tua pelle e le tue ossa
si sono trasformate in qualcosa di bellissimo
e lo sai
che sanguino fino a seccarmi per te
che sanguino fino a seccarmi per te

E' vero,
guarda come brillano per te
guarda come brillano per te
guarda come brillano per

Guarda le stelle
guarda come brillano per te
e tutte le cose che fai


Infine una canzone dalla tradizione Napoletana, la stessa da cui prende il nome il mio colore e che lo descrive senza mai citarlo apertamente.
In questa canzone senza tempo vengono rappresentati non solo i colori di una giornata dopo la tempesta ma tutti i colori di una città intera, sia fisici e visivi che interni e legati alle emozioni dei suoi abitanti.
Ecco  O sole mio di  Capurro e Capua (https://youtu.be/5a0juQ0aeGI)


Che bella cosa na jurnata 'e sole,
n'aria serena doppo na tempesta!
Pe' ll'aria fresca pare gia' na festa...
Che bella cosa na jurnata 'e sole.

Ma n'atu sole
cchiu' bello, oi ne'.
'o sole mio
sta 'nfronte a te!
o sole, o sole mio
sta 'nfronte a te!
sta 'nfronte a te!

Lcene 'e llastre d'a fenesta toia;
'na lavannara canta e se ne vanta
e pe' tramente torce, spanne e canta
lcene 'e llastre d'a fenesta toia.

Ma n'atu sole
cchiu' bello, oi ne'.
'o sole mio
sta 'nfronte a te!
o sole, o sole mio
sta 'nfronte a te!
sta 'nfronte a te!

Quanno fa notte e 'o sole se ne scenne,
me vene quase 'na malincunia;
sotto 'a fenesta toia restarria
quanno fa notte e 'o sole se ne scenne.

Ma n'atu sole
cchiu' bello, oi ne'.
'o sole mio
sta 'nfronte a te!
o sole, o sole mio
sta 'nfronte a te!
sta 'nfronte a te!

lunedì 17 ottobre 2016

Il Giallo di Napoli nel mito - Step 04

Il Giallo Napoli, essendo un colore presente sin dall'epoca di Egizi e Sumeri è presente in molte rappresentazioni e miti di diverse culture assumendo gli stessi significati simbolici della famiglia dei gialli.

Per gli antichi Egizi, sia il sole che l'oro giallo condividevano le qualità di immortalità, eternità e indistruttibilità. Quindi l'uso del giallo, nell'arte egizia, generalmente denotava queste connotazioni. Si credeva che la pelle e le ossa degli dei fossero d'oro. Così statue di divinità e maschere di mummie di Faraoni erano spesso costruite o placcate in oro. Quando il faraone moriva diventava il nuovo Osiride e quindi un Dio.



Nella cultura greca invece il giallo, specialmente nella sua totalità dorata, rappresenta il colore del sole, degli Dei e dei manufatti divini come ad esempio il Vello d'Oro o il Pomo della Discordia.
Non sono da dimenticare i miti di Iris e di Danae dove il colore giallo è ripreso prima nelle ali dorate della messaggera degli dei Iris e poi nella divina pioggia dorata in cui Zeus si trasforma per generare il figlio Perseo nella figlia del re di Argo Danae.



Avanzando d'epoca il giallo assunse, nel periodo di diffusione del Cristianesimo, il simbolo della luce e della divinità, e venne usato per raffigurare le aureole dei santi e la luce divina associata a Gesù



Infine nella cultura Cinese, ma ripreso in parte dalla cultura giapponese, il giallo è legato alla figura mitologica del Drago Giallo Huanglong, il quinto animale mitologico associato all'elemento della terra, al centro delle coordinate geografiche e al cambio delle stagioni mentre gli altri quattro animali mitologici, il Drago Azzurro, l'Uccello Vermiglio, la Tigre Bianca e la Tartaruga Nera vengono associati alle quattro stagioni e ai quattro punti cardinali.



mercoledì 12 ottobre 2016

I Codici del Giallo Napoli - Step 03

Basandosi sul modello RGB,  si riesce a dare una definizione univoca e oggettiva del colore Giallo Napoli, caratterizzato dalla sigla hex #fada5e , definendolo come formato da rosso al 98%, verde a 85% e blu al 37%, mentre le altre caratteristiche rilevanti sono l'angolo di tinta pari a 47.7  gradi, la saturazione del 94% e la  pari al 67.5%.



Nel catalogo delle vernici Sherwin-Williams  non è presente il colore giallo di napoli, ma il colore che più gli si avvicina (secondo il criterio rgb) è il Lemon Twist (codice SW6909) che ha una corrispondenza del 97%.

Stesso discorso vale per il catalogo Pantone dove il numero #128 ha anch'esso una corrispondenza del 97%




Altre rappresentazioni infine sono date da:
  1. il modello CMYK (info su https://it.wikipedia.org/wiki/CMYK) lo indentifica con (3; 11; 75; 0) 
  2. il modello HSB (info su https://it.wikipedia.org/wiki/Hue_Saturation_Brightness) lo identifica con (47.7°; 62.4%; 98%) 

Qualche link utile

lunedì 10 ottobre 2016

I nomi del Giallo Napoli - Step 02

Il Giallo Napoli, essendo un colore molto antico e usato per diversi usi, ha assunto nella storia molti nomi.
Quelli in lingua italiana sono:

  • Giallo di Antimonio
  • Giallo Reale
  • Giallo di Meremé
  • Giallo Egiziano
  • Giallo di Pinard
  • Giallorino

È tradotto nelle lingue straniere con



  • 🇬🇧 Naples Yellow / Royal Yellow
  • 🇫🇷 Jaune de Naples / Jaune Brilliant / Jaune d'Antimone
  • 🇩🇪 Neapelgelb
  • 🇪🇸 Amarillo de Nápoles
  • 🇵🇹 Amarelo Nápoles
  • 🇳🇱 Napelsgeel
  • 🇸🇪 Neapelgult
  • 🇬🇷 το Κίτρινο της Νεαπόλεως (to chitrino tes neapoleos)
  • 🇨🇳 拿普勒斯黃 (huàngesi nàbùlesī)
  • 🇯🇵 ネープルスイエロー (kiiro no napori)

Mentre in latino e greco è presumibile che si chiamasse neapolis flavum e το ξανθός τοϋ Νεαπολέως

sabato 8 ottobre 2016

Il Primo Passo: Definizione di Giallo Napoli - Step 01

Il Giallo Napoli (chiamato anche Giallo di Napoli, Egizio o di Antimonio), è un colore che richiama il colore tipico della pelle scamosciata ma dalle tonalità leggermente più chiare.

Una prima definizione di Giallo Napoli è data dal farmacista e naturalista Ferrante Imperato nel XVI secolo che lo definiva come: "Colore che si prepara da bianco di piombo e imita il colore della ginestra; è un giallolino ottenuto con forte riscaldamento", mentre il nome è stato dato per la prima volta dal pittore Andrea Pozzo che lo definì come sininimo del giallolino di fornace.

È uno dei più antichi colori ad essere stato usato prima in maniera naturale, all'epoca di Assiri e Egizi, e successivamente uno dei primi pigmenti sintetici, ottenuto partendo dall'antimonio, di cui si è venuti a conoscenza e le cui datazioni risalgono al 1620.




Al giorno d'oggi è un colore fondamentale nella pittura e molti artisti lo preferiscono al bianco puro quando devono schiarire un colore in quanto dà un risultato più realistico, soprattutto per la rappresentazione delle figure umane.

Un'idea più chiara del colore, anche in rapporto con le altre tonalità di giallo, ce la possiamo fare osservando l'immagine sottostante consultabile presso https://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_Napoli


giovedì 6 ottobre 2016

Beginning

Configurazione Blog: Completata!

Perché proprio un blog? Nella facoltà di Ingegneria?

CONDIVISIONE.
L'uomo per sua natura tende alla condivisione con gli altri esseri umani e già dalla preistoria gli uomini si sono accorti che la condivisione della conoscenza era anche più importante della conoscenza stessa e non importava quanta esperienza una persona potesse accumulare, senza confronto e senza condivisione non si riesce a migliorare e ad evolversi

Questo blog tratterà dei vari aspetti e di tutte le "sfumature", del colore Giallo Napoli nell'ottica del corso "Storia delle cose" e sarà corredato di lavoro sul testo Q di Luther Blissett.

Un corso "atipico" per la facoltà di Ingegneria. Pochi calcoli, tanti temi, tante parole eun filo conduttore: l'uomo