Il Giallo Napoli (chiamato anche Giallo di Napoli, Egizio o di Antimonio), è un colore che richiama il colore tipico della pelle scamosciata ma dalle tonalità leggermente più chiare.
Una prima definizione di Giallo Napoli è data dal farmacista e naturalista Ferrante Imperato nel XVI secolo che lo definiva come: "Colore che si prepara da bianco di piombo e imita il colore della ginestra; è un giallolino ottenuto con forte riscaldamento", mentre il nome è stato dato per la prima volta dal pittore Andrea Pozzo che lo definì come sininimo del giallolino di fornace.
È uno dei più antichi colori ad essere stato usato prima in maniera naturale, all'epoca di Assiri e Egizi, e successivamente uno dei primi pigmenti sintetici, ottenuto partendo dall'antimonio, di cui si è venuti a conoscenza e le cui datazioni risalgono al 1620.
Al giorno d'oggi è un colore fondamentale nella pittura e molti artisti lo preferiscono al bianco puro quando devono schiarire un colore in quanto dà un risultato più realistico, soprattutto per la rappresentazione delle figure umane.
Un'idea più chiara del colore, anche in rapporto con le altre tonalità di giallo, ce la possiamo fare osservando l'immagine sottostante consultabile presso https://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_Napoli
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